Nell'adulto il fabbisogno idrico giornaliero è di circa 2-2.5 litri, di cui la maggior quantità (1 litro e ½ ) viene fornita dall'acqua stessa e la restante parte è contenuta in alimenti e bevande (frutta, verdura, caffè, succhi di frutta ...).
Ma sappiamo davvero quanta acqua è bene bere, di quale tipo e in quali momenti della giornata?
Generalmente Nell'adulto il fabbisogno idrico giornaliero è di circa 2-2.5 litri, di cui la maggior quantità (1 litro e ½ ) viene (o almeno dovrebbe essere) fornita dall'acqua stessa e la restante parte è contenuta in alimenti e bevande (frutta, verdura, latte, succhi di frutta ...).
Altro punto fondamentale è che l’acqua dovrebbe essere, il più delle volte, a residuo fisso basso.
Ma cosa si intende per RESIDUO FISSO?
Semplicemente la quantità di minerali disciolti nell’acqua. Più è basso, più l'acqua è "leggera" (minore contenuto di sali minerali). Il residuo fisso non costituisce una discriminante di qualità, ma serve semplicemente a classificare un’acqua minerale.
Si distinguono così 4 tipologie di acqua:
1. Minimamente mineralizzata: meno di 50 mg/l. Acque "leggere" che in quanto povere di sali minerali favoriscono la diuresi e facilitano l'espulsione di piccoli calcoli renali
2. Oligominerale: meno di 500 mg/l. IIn virtù dei pochi sali minerali presenti, sono ottime acque da tavola, adatte ad essere bevute quotidianamente; inoltre svolgono un'ottima azione diuretica e contengono poco sodio.
3. Minerale: tra 500 e 1000 mg/l. Contengono una percentuale consistente di sali minerali e pertanto non devono essere bevute in quantità eccessive (fino a un litro al giorno), alternandole con acqua oligominerale.
4. Ricca di sali minerali: più di 1500 mg/l. Sono molto ricche di sali, pertanto devono essere bevute specificamente a scopo curativo e su consiglio medico (acque terapeutiche). Si acquistano prevalentemente in farmacia
Da sottolineare che i sali minerali se sono presenti in grandi quantità, a lungo andare tendono a depositarsi nell’organismo che potrebbe iniziare ad avere difficoltà a smaltirli correttamente.
Per cui, se non in condizioni particolari (es. sportivi che necessitano un reintegro di quanto perso con l’allenamento o anziani che potrebbero aver bisogno di assumere un’acqua più ricca in quando magari carenti di sali minerali) sarebbe indicabile bere prevalentemente acque oligominerali o minimamente mineralizzate.
In particolar modo, se si vuole depurare al meglio l’organismo e combattere la ritenzione idrica è importante che l’acqua sia a residuo fisso basso in modo tale da permettere una disintossicazione maggiore. Questo tipo di acqua è adatta anche all’alimentazione dei bambini molto piccoli e generalmente è consigliata un po' a tutti: nella maggioranza dei casi dunque più l’acqua è leggera più è indicata per il benessere del nostro organismo.
Ma quando berla? Non ci sono limiti particolari nel bere acqua nel corso della giornata, l’unica accortezza è quella di non esagerare durante i pasti o peggio ancora limitare solo a quei momenti l’assunzione di liquidi. Bere molta acqua mentre si mangia contribuisce a diluire i succhi gastrici utili alla digestione, con l’effetto di rallentarla e di ridurre anche in parte l’assorbimento di alcuni nutrienti.
Meglio quindi bere il più possibile lontano dai pasti dato che in questo modo si favorisce la diuresi e dunque il processo di disintossicazione del nostro corpo oltre che la peristalsi intestinale e quindi il benessere intestinale.